Eccoci a una brevissima carrellata di materiale letto di recente, il tempo è tiranno e quello libero lo risucchia quela droga di Breaking Bad, quindi iniziamo subito
Ultimo volume uscito in Italia dell'edizione da fumetteria di Walking Dead.
Si rivela essere un altro numero di transizione, esattamente come il numero che lo ha preceduto. Perlomeno a questo giro ci siamo risparmiati Rick e tutti i suoi pianti per Carl, che iniziavano veramente ad essere stucchevoli.
Si profila all'orizzonte un nuovo nemico da abbattere, e la cosa non può che essere positiva, dato che la serie stava pericolosamente infilandosi in un circolo abbastanza noioso, con pochissimi sussulti (praticamente da Alexandria in poi sembra la stessa storia del carcere, al posto dell'attacco del Governatore abbiamo l'attacco degli zombie che sfondano le barriere) e la sensazione generale che lo stesso Kirkman non sapesse che direzione fare prendere alla sua opera.
Abbiamo anche un personaggio nuovo, tale Jesus (grande nome) che promette molto bene, ma il prossimo numero deve assolutamente fare il botto e dare una bella svolta alla storia, altrimenti sembra di leggere la versione a fumetti della seconda stagione della serie Tv.
Voto ***, nonostante tutto si legge abbastanza bene, ma basta numeri di transizione ora. La gente vuole azione.
Ultima fatica di Zerocalcare, letteralmente esploso nel giro di un anno, dando alla stampa 3 libri e continuando ad aggiornare il suo blog e diventanto nello stesso tempo uno dei fumettisti piu famosi d'Italia.
Questa volta il protagonista non è Zero, ma Secco e la new entry Katja che devono muoversi in una Rebibbia invasa dagli zombie per salvare Zero e loro stessi.
Anche questa opera presenta tutti gli schemi titpici di Calcare (quelli che o li si ama o li si odia), cioè le citazioni anni 80/90 a profusione, i dialoghi "profondi", una malinconia di fondo, ma (purtroppo) l'opera non è esente da difetti, anzi.
Si ride poco, o almeno io ho riso molto poco (anche se le battute carine ci sono, quelle su Peppa Pig su tutte), non si spiega l'origine dell'epidemia zombie (ma nemmeno The Walking Dead lo fa, sebbene sarebbe il caso) ma sopratutto manca un finale. O meglio, il finale esiste ma è un finale aperto che stona molto con una storia del genere,che avrebbe bisogno di un finale chiuso e chiarificatore.
Voto ***, apprezzo la voglia di Zero di sperimentare una storia diversa da quelle a sfondo biografico e "da blog", le idee ci sono, peccato che non siano state sviluppate bene, magari qualche pagina in piu avrebbe aiutato. Ma il potenziale di Calcare rimane immutato, se non si perde o satura il mercato il ragazzo ha le carte in regola per arrivare parecchio in alto.
Primo albo della tanto pubblicizzata "rinascita" di Dylan Dog ad opera di Roberto Recchioni (che occupa le edicole con "Orfani", che forse leggerò un giorno), ma che si rivela solo uno specchietto per le allodole.
Alla fine la "rinascita" avverrà solo l'anno prossimo, ad ottobre 2014, fino ad allora leggeremo delle storie di Dylan già realizzate prima dell'arrivo di Recchioni, che ha apportato le modifiche del caso.
Ma in questo numero di grosse modifiche al personaggio ne ho viste poche. La storia non è malvagia, il personaggio della vecchia e dell'Arlecchino sono interessanti (e in una scena riesce anche ad essere inquietante), ma si chiude in maniera molto frettolosa e senza chiarire bene tutto quello che si stava raccontando nell'albo (per esempio, chi è la donne nella foto nella vignetta finale?), ma la sensazione di "gia visto" rimane sempre (e ci mancherebbe, dopo quasi 30 anni è assai difficile trovare idee nuove), così come i classici clichè di Dylan (ossia le battute di Groucho e l'immancabile ragazza sedotta dall'indagatore dell'incubo.
Voto ** 1/2. Una falsa partenza (possiamo definirla un riscaldamento dato che si inizierà a fare sul serio l'anno prossimo) per un personaggio che forse non ha piu nulla da dare. Il tentativo però va fatto, vediamo che salta fuori.
E con questo è tutto.
Alla prossima
Marco
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