domenica 17 novembre 2013

Breaking Bad - Prime due stagioni


Si, lo ammetto, in ambito telefilm non sono propriamente aggiornato, anzi. E il fatto che sia praticamente in pari con The Walking Dead è gia un traguardo clamoroso per me.


Io di "Breaking Bad" ne avevo sentito sempre parlare un gran bene. Vedevo la foto di quel tipo pelato con occhiali e pizzetto un pò ovunque e, complice la fine del telefilm ho deciso di vedermelo tutto.
Ad oggi ho terminato la visione delle prime due stagioni, e posso semplicemente dire che "Breaking Bad" è il miglior telefilm che io abbia mai visto, semplicemente mostruoso.


Ed è mostruoso perchè è credibile, scritto alla grande e interpretato anche meglio, su tutti Bryan Cranston, magnifico nel dare vita a Walter White.
Walter non è cattivo, anzi. Remissivo, timido, inoffensivo all'inizio della storia, è "costretto" dalla vita a improvvisarsi produttore di metanfetamina per risolvere i suoi problemi economici e si trova catapultato in un gioco decisamente piu grande di lui.
Ma a Walter il gioco piace. Si giustifica dicendo che lo fa per la sua famiglia, per pagarsi le cure mediche, ma la verità è che con la sua nuova vita di "Heisenberg" Walter finalmente ha delle soddisfazioni, il suo talento nella chimica viene riconosciuto e sfruttato e tutta la rabbia, i bocconi ingoiati e le umiliazioni subite nella sua vita trovano una valvola di sfogo (splendida la scena dove Walter vomita tutto il suo risentimento a Gretchen), fino a quando Walter smette di giustificarsi e decide consapevolmente di diventare Heisenberg. 


Perchè gli piace, ma allo stesso tempo quando alla fine della seconda stagione vede venir meno il motivo scatenante di tutto (il suo tumore e la necessità di provvedere a una famiglia che si è distrutta) riaffiorano i sensi di colpa, che si possono sintetizzare nella frase di Walt a Saul (nella terza stagione, ma vabbè) "io non sono un criminale".
E Walt fa piu paura di molti mostri e cattivi fumettosi del cinema. Un uomo comune, che trova sfogo per la sua rabbia diventa pericoloso. Molto pericoloso.


Jesse Pinkman si ritrova suo malgrado in questa storia dato che è Walt a trascinarlo dentro contro la sua volontà, almeno all'inizio. Jesse è un bulletto, ma che fondamentalmente non farebbe male a nessuno, anzi, le prende spesso. A Jesse piacciono i soldi e appena vede che l'impresa con Walt ingrana si butta con entusiasmo nella produzione.

Jesse è il personaggio che ha cambiato di piu nelle prime due stagioni. Iniza come spacciatore da quattro soldi perenemente strafatto che Walt tratta con sufficienza, per poi sviluppare personalità, tenere testa a Walter e riuscire a imporre la sua idea di spacciare loro senza intermediari. E trova anche l'amore in Jane.


Che si pensa "Ecco, Jesse ora mette la testa a posto e abbandona Walt", ma questa non è una favola, e la morte dell'amico spacciatore getta Jesse in una profonda depressione, che travolge anche Jane, che torna alla tossicodipendenza dopo 18 mesi sobri e appena vede i soldi che Walt e Jesse riescono a fare ha le pupille che diventano come quelle di Zio Paperone quando vede dei dollari e spinge Jesse contro Walt, arrivando a ricattarlo per farsi dare la parte del ragazzo, che Walt era restio a dargli per paura dei suoi vizi.

E lo stesso Walt si vendicherà della ragazza in modo davvero spietato, assistendo alla sua overdose senza muovere un muscolo e spingendo Jesse alla riabilitazione. Ma le bugie di Walt sono destinate a essere di breve durata. O no?



Menzione d'onore per Hank, interpretato alla grande da Dean Norris (gia "Big Jim" nella serie "The Dome" dove era l'unico motivo per vederla), fanfarone, teatrale, ma che rivela una natura fragile dopo lo scontro a fuoco con Tuco e aver sfiorato la morte grazie alla bomba-Tortuga (scena splendida tra l'altro). Paure di Hank che esploderanno nella terza stagione con il confronto fisico con Pinkman e lo sfogo con Marie.
Riuscirà Hank a inchiodare Heisenberg e sopratutto a capire che dietro a tutto c'è proprio l'insospettabile cognato?


Poco da dire invece sulle due donne protagoniste della serie. Marie abbastaza inutile fino ad ora (e anche la storia della cleptomania è stata abbandonata, a meno di una ripresa futura), mentre Skyler nella prima serie era "l'Andrea di Walking Dead" della situazione. Irritante, petulante e ossessiva nei confronti di Walt (come quando cerca di imporgli a tutti i costi la chemio), si evolve nella seconda stagione, apre gli occhi su chi ha di fronte e decide di abbandonarlo. Ma Skyler riuscirà a resistere al fascino dei soldi?


E arriviamo ai "bad guys". Tuco Salamanca. Grande personaggio, la sua avventura con Walt e Jesse è fatta molto bene, e per quanto macchiettistico (messicano, ignorante,drogato,prepotente,mancava il sombrero) ha avuto un grande impatto.



Lo zio di Tuco, Hector. Bloccato sulla carrozzina ma ancora pericoloso, rispettato e capace di dare ordini. Si esprime suonando un campanellino e risulta maledettamente inquietante, esempio perfetto di come serva poco per spaventare, se si fa leva sulle corde giuste.




Saul Goodman. Macchietta dell'avvocato trafficone e senza scrupoli con le mani in pasta un po ovunque, offre consigli e assistenza a Walter e Jesse, convinto di avere trovato la gallina dalle uova d'oro. Riuscirà a gestire la crescente fama di potere di Mr. White?

E Saul sarà protagonista di uno spin-off di Breaking Bad, intitolato proprio "Better Call Saul".



E per finire, Gustavo Fing. Diventa il compratore all'ingrosso di Walter dopo che lo spaccio nelle strade diventa ingestibile. Opposto di Tuco, educato, freddo, calcolatore. Capisce il talento di Heisenberg e decide di sfruttarlo, ma sarà in grado di contenerlo o si arriverà a una guerra di potere tra i due?

Che dire quindi? Serie fantastica, scritta alla grande e recitata anche meglio, capace di picchi di adrenalina altissimi e di gestire alla grande puntate piu calme e di transizione, consigliatissima, e che gli sceneggiatori di "Walking Dead" imparino da loro.

A tra poco per la terza stagione
Marco


1 commento:

  1. Per come l'hai scritto fai veramente venire voglia di guardarlo... sinceramente lo conoscevo solo per il classico "ne ho sentito parlare" ma non ero a conoscenza dell'argomento trattato... peccato che io non riesca a seguire più di una serie alla volta però il Pilot me lo guarderò... solo un consiglio: nelle etichette cerca di mettere più parole possibili, compresi tutti gli attori presenti nella serie, con entrambi i nomi (reali e del serial)

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