martedì 23 luglio 2013

Storie di Wrestling: Ultimate Warrior, la meteora per eccellenza


In ogni campo dell'intrattenimento esistono le cosidette "meteore", ossia degli artisti che riescono ad avere un breve successo per poi sparire nell'oblio dopo pochissimo tempo, per esempio basti pensare a molti tormentoni estivi. E ovviamente questa tendenza non puo non applicarsi al wrestling, e se si può pensare a un atleta "meteora" non si può non pensare all' Ultimate Warrior.

James Hellwig nel periodo da culturista

James Hellwig nasce il 16 giugno 1959, ha un rapporto conflittuale con il padre (che abbandona la famiglia mentre era ancora piccolo), al college pratica football e culturismo e da li decide di intraprendere la carriera di wrestler.
Nel 1985 inizia a fare coppia con Steve Borden e dopo aver ottenuto un ruolo di comparse nel film "Blade Runner" decidono di chiamarsi proprio "Blade Runners" e iniziano ad avere un discreto successo con il pubblico ma si attirano le antipatie degli altri wrestler che li accusano di essere solo due incapaci buoni solo ad iniettarsi steroidi nelle vene.

Blade Runners
I due si separano nel 1986 quando Hellwig và a combattere in Texas. Steve Borden continua la sua carriera e diventa Sting, l'unica leggenda nordamericana a non aver mai combattuto nella WWE. In un intervista parlando di Hellwig dice che già ai tempi era decisamente strambo e "sintonizzato su frequenze tutte sue".

In Texas Hellwig si fa chiamare Dingo Warrior e nella seconda metà del 1987 arriva la chiamata della WWF per un contratto a gettone. Viene fuori il problema del nome, dato che a McMahon non piaceva Dingo Warrior e in quel periodo diversi wrestler avevano come nome o soprannome Warrior (i Road Warriors e "The Modern Day Warrior" Kerry Von Erich). Durante un intervista Hellwig dice che lui è un guerriero diverso, definitivo, un "ultimate warrior". A McMahon piace e questo diventa il suo nome.

Nasce Ultimate Warrior

Nel ring lo stile di Warrior è molto basilare, pochissime mosse, tanta forza, potenza e un intensità fuori dal comune, interviste urlate e totalemente senza senso (nessuno capiva mai quello che diceva anche nello staff video e nemmeno intervistatori e colleghi) fanno breccia nel pubblico, ma il vero colpo di genio è la sua entrata in scena, dove Warrior corre verso il ring e scuote le corde accompagnato da una musica rock molto trascinante.



Il primo avversario di spessore per Warrior dopo mesi di incontri con sparring partner è Hercules Hernandez, accompagnato dal suo manager Bobby Heenan (che sarà per anni una spina nel fianco di Warrior). Le vittorie su di lui e le umiliazioni inflitte a Heenan (dopo un match lo veste da donnola per umiliarlo) lo rendono sempre piu un favorito del pubblico.

Honkytonk Man
Siamo al 29 Agosto 1988, al Madison Square Garden di New York per la prima edizione di Summerslam.

Il campione intercontinentale in carica, Honkytonk Man (l'emulo malvagio di Elvis) sfida chiunque a un match con il titolo intercontinentale in palio, e ad accettare la sfida è Warrior, che in 30 secondi batte Honky e diventa il nuovo campione Intercontinentale fermando dopo 454 giorni il regno di Honky (il piu lungo regno da campione Intercontinentale di sempre, record che dura ancora oggi). In un intervista Honky dichiara di aver preferito lui perdere in 30 secondi per rendere ancora piu d'impatto la vittoria di Warrior, che con la cintura alla vita è sempre piu in rampa di lancio.



All'inizio del 1989 arriva la prima grande minaccia per Warrior. Si chiama Rick Rude e sostiene di avere il fisico migliore della WWF ed entra subito in contrasto con Warrior. I due si sfidano ad una gara di culturismo alla Royal Rumble 1989 dove il pubblico incorona Ultimate Warrior vincitore e poi a Wrestlemania 5, dove Rude vince a sorpresa in maniera scorretta grazie a Bobby Heenan, vincendo il titolo Intercontinentale e condannando Warrior alla prima sconfitta in WWF.
Dopo il match Warrior se la prende con Heenan facendolo cadere in malo modo dopo averlo sollevato di peso sopra la sua testa. La voce che Warrior si preoccupasse poco della salute dei suoi avversari durante i match (facendoli cadere non in sicurezza ad esempio) inizia a serpeggiare.

Rude campione Intercontinentale
Warrior si riprende il titolo Intercontinentale nell'edizione 1989 di Summerslam e a fine anno batte diverse volte in maniera facilissima (nell'ordine della decina di secondi) un Andrè The Giant ormai malato e alla fine della carriera.


Continua ad affrontare Rude negli show non ripresi dalle telecamere e alla fine di un inconto Rude lo avvicina negli spogliatoi e gli chiede di essere piu attento nell'eseguire le manovre e di non colpire troppo forte, Warrior risponde che lui colpisce come vuole perchè è Ultimate Warrior. Il tempo di terminare la frase e si prende un pugno in faccia da Rude che se ne va.

A inizio 1990, precisamente durante la Royal Rumble, ha ill primo faccia a faccia con Hulk Hogan. Durante il match si trovano da soli faccia a faccia nel ring con il pubblico in delirio e iniziano a colpirsi. Poco dopo Hulk elimina Warrior durante una fase molto concitata dell'incontro. Dopo l'eliminazione viene annunciato il main event di Wrestlemania 6, Hulk Vs Warrior, con in palio sia il titolo di campione mondiale WWF sia il titolo Intercontinentale di Warrior.

Il main event di Wrestlemania 6 è concepito come un passaggio di consegne epico. McMahon crede che Hogan abbia dato tutto e che l'età stia iniziando ad avanzare e vuole che Warrior, sempre piu in ascesa con il pubblico, sia il suo erede. Hogan è molto riluttante, sia perchè non ama perdere e sia perchè non ritiene Warrior adatto (come molti nello spogliatoio), ma accetta, anche perchè è voglioso di prendersi una pausa per girare quel capolavoro di film chiamato "Cose dell'altro mondo".

Film da Oscar
Warrior vince il match, pulito, e in mezzo alla folla in delirio è lo stesso Hogan a consegnargli la cintura di campione WWF e ad alzargli la mano, proprio per indicare che lui era il nuovo eroe. Nel DVD dove viene ridimensionato Warrior (ci arriveremo) Hulk dichiara apertamente che lui era contrario a fare vincere Warrior e che tutti i fan guardavano lui che usciva dal ring piuttosto che festeggiare il nuovo campione.

Il passaggio di consegne
La prima grande sfida è contro l'arcinemico Rude nell'edizione 1990 di Summerslam in un match disputato dentro la gabbia d'acciaio. Vince Warrior e Rude, stufo di essere pagato molto meno di Warrior poco dopo abbandona la WWF.

Il regno però non funziona come previsto, il pubblico lo segue ma non come Hogan e a Gennaio 1991 Warrior perde il titolo contro Sgt. Slaughter per colpa dell'interferenza di Macho Man Randy Savage,ed è con lui che Warrior decide di sfogare la sua ira.


Il match avviene a Wrestlemania 7, con entrambe le carriere in palio, chi perde si deve ritirare. Warrior entra per l'unica volta non correndo come al solito per sottolineare l'importanza della contesa.
A vincere è Warrior in un match giudicato da molti il migliore della storia della WWF mentre Savage deve interrompere la sua carriera.

Paradossalmente da questa sconfitta Savage si rilancia alla grande, prima come commentatore e poi di nuovo sul ring, mentre per Warrior è l'inizio della fine. Inizia una rivalità con il debuttante Undertaker, che è il primo ad annichilirlo e a chiuderlo dentro una bara.

L'attacco di Undertaker
I due disputano una serie di match negli eventi non ripresi dalle telecamere, e tutto sembra portare a un incontro tra Warrior e Undertaker (o il suo alleato Jake Roberts) a Summerslam 1991, quando cambiano i piani.

Warrior combatte con Hulk Hogan contro il trio dei generali iracheni Sgt.Slaughter, Colonel Mustafà e General Adnan, il duo vince il match, ma Warrior, che era impegnato a inseguire i cattivi negli spogliatoi, sparisce e non torna a festeggiare sul ring con Hogan e con l'arbitro speciale Sid Justice.

Warrior e Hulk prima dell'incontro
Questo è l'ultimo match combattuto da Warrior, che abbandona a sorpresa la WWF per un diverbio di natura economica.

Vince McMahon sostiene che Warrior la sera dell'evento lo abbia ricattato pretendendo soldi extra per combattere la sera, e McMahon ha dovuto sottostare alla richiesta per poi licenziarlo in tronco appena finito il match.
Warrior invece sostiene di essersi accorto di non avere ricevuto la paga relativa a Wrestlemania 7 e di avere chiesto spiegazioni a McMahon e a Doug Sages,il suo consulente finanziario. I due risposero di aver trattenuto la paga come rimborso di un precedente credito che i due fecero a Warrior anni prima e di cui Warrior stesso nega l'esistenza e sentendosi raggirato decide di abbandonare la WWF subito dopo Summerslam.

Da ora in avanti Warrior diventa una presenza veramente discontinua e diventa definitivamente una meteora.

Warrior nel 1992
Arriviamo al 5 Aprile 1992. A Indianapolis si stà svolgendo Wrestlemania 8, e il Main Event vede l'ultimo match di Hulk Hogan prima di una lunga pausa.

La pausa di Hulk è una grana non da poco per McMahon, che si trova senza la sua star numero 1, e decide di richiamare Warrior, che interviene a sorpresa sul ring alla fine del match per salvare Hogan dall'assalto dei cattivi. Un clamoroso ritorno, totalmente inaspettato,anche per le voci insistenti che davano per certa la morte di James Hellwig. Nasce anche la leggenda metropolitana che quello non fosse il Warrior originale dato l'evidente calo muscolare e i capelli piu corti. Lo show finisce con Hulk che solleva il braccio di Warrior con l'intento di riprovare a spingerlo come erede.

Hulk però non è tanto convinto
Warrior torna subito al vertice e a Summerslam 1992 nella cornice dello stadio di Wembley affronta Randy Savage con in palio il titolo WWF. Vince Warrior per conteggio fuori ring di Savage (che mantiene il titolo per regolamento) causato da un interferenza di Ric Flair.

Poco dopo Flair batte Savage e conquista il titolo WWF, e tutto sembra pronto alla sfida Warrior/Flair, che viene provata negli show senza telecamere. In uno di questi Warrior colpisce malamente Flair a un orecchio infortunandolo e causandogli problemi di equilibrio che Ric si trascina ancora oggi.

Il terzo incomodo
Ma all'improvviso è Bret Hart a battere Flair per il titolo.

E scoppia lo scandalo steroidi. Si scopre che diverse superstar WWF assumono steroidi illegali con il benestare della federazione che faceva finta di niente, e McMahon viene messo a processo.

La WWF corre ai ripari e cambia i suoi piani, Bret Hart è il nuovo campione e Shawn Michaels il nuovo campione Intercontinentale, e gli alteti piu grossi vengono messi da parte, Warrior su tutti, che sparisce dalle scene sul finire dell'anno simulando un infortunio.
Alla fine del processo McMahon viene assolto in quanto dimostra di essere all'oscuro dei traffici dei suoi wrestler che lo difendono in massa.

Warrior nel periodo tra il  1993 e il 1995 cambia legalmente il suo nome di battesimo in Jim Warrior, combatte in poche federazioni indy, apre una scuola di wrestling (Warrior's University) che ha poca durata e cerca di creare dei fumetti su se stesso di scarso successo.


Mentre Warrior è a casa, la WCW non è stata a guardare, e sotto la spinta di Hulk Hogan decide di rubare l'idea alla concorrenza e di costruirsi in casa il suo Warrior.
Il personaggio si chiama Renegade, lo interpreta il wrestler Rick Wilson ed è la copia carbone di Warrior in tutto e per tutto. La WCW prova a spingerlo da subito in alto assegnandogli il titolo di campione Tv, ma il pubblico non gradisce l'imitazione e la WWF minaccia cause legali. Renegade sparisce dalle scene e quando torna ha un look leggermente diverso ma ormai il suo appeal verso i fan è pari a zero e nel 1998 viene licenziato.
Rick Wilson entra in depressione a causa del licenziamento e si suicida il 23 febbraio 1999. Che riposi in pace.

Sul finire del 1995 McMahon torna a trattare con Warrior per un ritorno e con la mediazione della moglie di McMahon, Linda, l'accordo va in porto, con Warrior che strappa un contratto molto lucroso con una grossa percentuale sulla vendita del suo merchandising e la promozione dei suoi fumetti e delle sue attività extra ring.

Warrior a Wrestlemania 12
Il suo ritorno avviene il 31 marzo 1996 a Wrestlemania 12,dove batte in pochi minuti un giovane Triple H. Gira la voce che McMahon non volesse un match corto perchè credeva nel talento di Triple H e non voleva rischiare di affossarlo ma Warrior puntò i piedi e riuscì ad ottenere la vittoria lampo. Anni dopo Triple H parla di Warrior definendolo "la peggior persona con cui sono stato nel ring".
Ma il ritorno a casa per Warrior dura poco, infatti dopo pochi mesi passati a sconfiggere Goldust, Owen Hart e Vader, Warrior abbandona ancora la WWF e questa volta per sempre.

Warrior contro Goldust
Warrior infatti salta diversi eventi dove era stato pubblicizzato, la WWF lo sospende e impone una revisione del contratto con delle penali molto salate nel caso Warrior dovesse saltare ancora degli show. Warrior rifiuta ritendendo il contratto una vera umiliazione nei suoi confronti e decide di andarsene.

La versione di Warrior è diversa. Ha saltato gli show per protesta verso McMahon,accusato di non pagargli la sua percentuale sulle vendite del merchandising e aggiunge come motivo delle assenze la malattia (mortale, purtroppo) del padre, al quale si era riavvicinato da poco e al quale voleva stare vicino nella malattia.

Warrior trascina quindi in tribunale McMahon e la WWF per avere i diritti del personaggio e del nome Ultimate Warrior, e riesce a vincere. In piu giura che mai piu avrebbe lavorato per McMahon.


Warrior viene ingaggiato a sorpresa dalla WCW nel 1998. La WCW stà perdendo la guerra degli ascolti con la WWF e Hulk Hogan (ora Hollywood Hogan) e Eric Bischoff (massimo dirigente WCW) decidono di assumere Warrior per provare a invertire la rotta.
Si lavora da subito per la rivincita tra Hulk e Warrior, con Hulk dalla parte dei cattivi con Warrior che perseguita Hogan in diversi eventi terrorizzandolo uscendo da una botola posta sotto il ring (il wrestler British Bulldog, cadendo malamente sulla botola riporterà un infortunio alla schiena che lo precipiterà nella spirale degli antidolorifici che lo porteranno poi alla morte).

La rivincita avviene all'evento Halloween Havoc 1998, ed è un clamoroso fiasco.

Il flop

Warrior è infortunato, l'età avanza, manca l'epicità del primo scontro,insomma è un flop, e alla fine Hogan vince grazie all'aiuto di Horace Hogan che colpisce Warrior con una sedia permettendo a Hogan di vincere.
Warrior sparisce anche dalla WCW dopo questo match, dopo essersi recato all'arena e essersi sentito dire "Ma che ci fai qui?" dai creativi e dopo aver chiesto lumi si sente dire "I piani su di te sono finiti nel cesso".

Warrior prova a chiamare Bischoff 16 volte in pochi giorni senza mai avere risposta. Eric rivela piu avanti negli anni che furono le pretese economiche di Warrior a spedirlo rapidamente fuori dalla WCW,mentre Warrior ribatte che alla fine metterlo sotto contratto era solo un capriccio di Hogan, che voleva sconfiggerlo sul ring, e una volta sconfitto cacciarlo via come vendetta per la sconfitta di Wrestlemania 6.

Warrior in borghese
Si ricicla nel corso degli anni come speaker motivazionale e opinionista politico che fa parlare molto di se per le sue idee di estrema destra.

Nel 2005 la WWE (la ex WWF) lo contatta per realizzare un DVD biografico chiedendogli di realizzare un intervista, ma Warrior rifiuta e la WWE opta per il piano B.

Il piano B
Il DVD esce lo stesso e si intitola "l'auto distruzione di Ultimate Warrior" dove Warrior ha si riconosciuti i suoi meriti, ma è anche ridicolizzato e trattato con sufficenza da tutti gli intervistati, un chiaro tentativo di ridimensionarne la carriera.

Nel 2008 torna a sorpresa sul ring per la NWE e batte Orlando Jordan vincendo il titolo mondiale NWE, che rende vacante subito dopo, mentre nel 2013 si ha un riavvicinamento con la WWE dato che Warrior viene inserito come personaggio bonus per il videogame WWE 2K14. Potrebbe essere il primo passo per l'introduzione di Warrior nella WWE Hall Of Fame, onore che la WWE vorrebbe dargli ma che il Guerriero ha sempre rifiutato per il trattamento ricevuto nel 1996.

2008, passa il tempo

All'improvviso le due parti trovano un accordo, e a gennaio 2014 viene annunciata ufficialmente l'introduzione di Ultimate Warrior nella Hall Of Fame della WWE, che viene seguito a ruota dall'annuncio della firma di un contratto esclusivo per due anni come uomo immagine per la WWe e dallìuscita di un set di 3 DVD che questa volta rende giustizia alla carriera del Guerriero.

Così si arriva al weekend di Wrestlemania 30, che per Warrior è pieno di emozioni. Il 5 Aprile viene introdotto ufficialmente nella Hall Of Fame, il 6 Aprile durante Wrestlemania 30 ottiene una meritata passerella assieme alle altre leggende introdotte nella Hall Of Fame la sera prima, e il 7 Aprile torna in diretta a WWE Raw, tenendo un discorso al centro del ring, ringraziando i fan e dichiarando che la leggenda di Warrior non morirà mai grazie ai suoi fan.


E poi arriva la bomba. Il giorno dopo, martedi 8 Aprile, mentre si stà preparando con la moglie a tornare a casa, Ultimate Warrior muore. Un infarto lo uccide sotto gli occhi della moglie e viene dichiarato morto appena arrivato all'ospedale.

Una morte shockante, paradossalmente in linea con quello che è sempre stato il personaggio Ultimate Warrior, e resa ancora piu spiazzante proprio dal fatto di averlo visto in diretta in TV la sera prima.
E forse a tanti piace pensare che Warrior sapesse di essere giunto alla fine della sua vita e di aver voluto seppellire tutte le asce di guerra e i rancori seminati lungo la carriera, come ad esempio testimonia una foto scattata ala Hall Of Fame, che ritrae assieme e sorridenti Warrior e Vince McMahon.


E così finisce per davvero la storia di Warrior, o di James Hellwig. Una vita vissuta a 100 all'ora e una morte ancora piu shockante della sua vita.
E ha ragione, la storia di Ultimate Warrior non morirà mai.

Alla prossima
Marco

8 commenti:

  1. Ottimo lavoro...
    Ultimate Warrior se lo meritava... Il mio mito indiscusso...
    Riposi in pace.

    Grazie...
    Fabio

    RispondiElimina
  2. Penso l'articolo migliore scritto su tutta la faccenda Warrior. Solo una domanda: è vero che il bodyslam su Andrè The Giant non era concordato, se non proprio VIETATO dalla dirigenza (proprio per lo stato di salute precario del gigante) e che lo fece per imitare la medesima mossa di Hogan su Andrè? E da qui la reazione dopo la mossa del gigante che, dalle immagini, pare se la sia presa e non poco... spero di non aver detto cagate :D

    RispondiElimina
  3. Non ne sono sicuro, ma credo sia molto probabile. Andrè era in condizioni di salute precarie (tanto che a Wrestlemania 6 usarono dei mini ring per trasportare gli atleti dagli spogliatoi al ring vero e proprio perchè Andrè non riusciva quasi a camminare).

    Una storia confermata da Bobby Heenan (manager di Andrè all'epoca) racconta di come Warrior andasse giù penante con Andrè, picchiando forte e facendo arrabbiare il gigante, che una sera, stufo dell'atteggiamento di Warrior lo colpì con un pugno in faccia, mandandolo quasi KO.

    Da quella sera Warrior trattò Andrè con molto piu riguardo

    RispondiElimina
  4. Secondo te il fatto del sosia è vera o falsa ? Quella stupida voce di Warrior che dicevano che fosse morto nel 1991

    RispondiElimina
  5. Warrior è inimitabile. È sempre stato james anche dopo il 1991,il fisico incredibile ma anche i denti erano inconfondibili... Ps renegade secondo me non ha nulla a che fare con lui. Un saluto a tutti

    RispondiElimina