martedì 14 aprile 2015

Storie Horror: Jeffrey Dahmer

Attenzione: L'articolo in questione è molto esplicito e si sconsiglia fortemente la lettura ai soggetti piu impressionabili

Jeff Dahmer
Milwaukee, 22 luglio 1991.
Fa caldo e sta scendendo la sera. Tracy Edwards è un uomo di colore di 32 anni, ha precendenti penali e sta passando il pomeriggio in un centro commerciale con due amici quando si imbattono casualmente in Jeff Dahmer.
Tracy lo conosce vagamente, ha 31 anni, offre ai 3 uomini 100$ per passare la serata con lui e tenergli compagnia a casa. Jeff non sembra pericoloso, ha bevuto qualche birra e Tracy accetta nonostante abbia capito il tipo di compagnia che cerca Jeff. 100 dollari fanno comodo, Tracy pensa di saper gestire la faccenda e accetta l'invito di Jeff.



La porta di casa
I due uomini arrivano all'appartamenti di Jeff, che si trova all'appartamento 213 di 924 North 25th Street . Tracy viene assalito da un odore nauseabondo ma Dahmer gli dice che sono le tubature delle fogne rotte e che l'odore è presente in tutto il palazzo.
L'appartamento è piccolo e ordinato ma è anche inquietante. Ci sono poster e stampe di uomini muscolosi alle pareti, un grosso bidone blu e barili di acido. Jeff dice che li usa per pulire.
A Tracy non piace questa faccenda e si sta pentendo di avere accettato l'invito.

L'interno dell'appartamento
I due iniziano a chiacchierare e Jeff spiega che le stampe sono li perchè è un fan di culturismo e frequenta una palestra, passa una birra a Tracy e lo invita ad osservare da vicino il suo acquario. Tracy si gira e li cambia tutto.
Il film dell'orrore inizia.
In un batter d'occhio Tracy vede una manetta che penzola dal suo polso e Jeff che regge l'altra estremità mentre un grosso coltello da cucina è puntato alla gola del ragazzo.
Tracy Edwards è terrorizzato e non capisce cosa sta succedento, il coltello è affilatissimo e vede lo sguardo di Jeff. Piu avanti lo definirà lo sguardo del Diavolo in persona. Dahmer gli dice di eseguire i suoi ordini oppure lo ucciderà in un batter d'occhio e che lo ha gia fatto in passato, e per ribadire il concetto passa il coltello affilatissimo sul petto di Tracy provocando una piccola ferita. Jeff si agita ancora di piu vedendo il sangue.

Tracy Edwards
Tracy Edwards si sente incredibilmente stupido e in trappola. Ha realizzato che l'odore che sentiva non era fognatura ma puzza di morte, Jeff è totalmente diverso dal ragazzo che ha incontrato nel centro commerciale. Sembra posseduto ed è molto pericoloso.
Dahmer prova ad ammanettare Edwards ma il ragazzo oppone resistenza e allora Jeff inizia a parlare. Gli dice che vuole solo avere il controllo, che se fa quello che dice tutto finirà subito e che vuole solo fare delle foto di nudo. Gli piace trasgredire e controllare il suo partner. Edwards non si lascia convincere ed è consapevole che se Jeff lo ammanetta per lui sarà finita e riesce a mantenere il polso libero.
Provare a chiamare aiuto è fuori questione, Edwards sa bene che se ci prova sarà sgozzato da Jeff.


Dahmer lo trascina per l'altra estremità della manetta, come se fosse un cane e lo porta in camera da letto, sempre tenendo il coltello puntato su di lui e lo mette a sedere sul letto.
La televisione è accesa e sta riproducendo una videocassetta de "L'esorcista 2". Jeff la guarda distrattamente e dice che è il miglior film mai realizzato. La scena è talmente grottesca che Tracy fatica a non ridere.
Quell'attimo di ilarità passa subito appena Tracy guarda la stanza con attenzione. Al muro ci sono foto di uomini nudi e di cadaveri fatti a pezzi. Le foto indicano che quegli atti sono stati commessi in quella stessa stanza e Tracy sente che è sul punto di crollare. In piu un altro grosso bidone è presente e puzza tantissimo.
Tracy prova a fare ragionare Jeff e promette di non dire nulla a nessuno se lo lascia andare ma lui semplicemente dice che Tracy non uscirà mai piu da quella casa. Tracy Edwards è sempre piu spaventato e nota una forma che esce da sotto al letto. Una mano umana.

Un vicino di casa davanti all'appartamento di Dahmer
Quello è il punto di non ritorno per Tracy, che in quel preciso istante si sente un uomo morto. Ma è anche il momento dove decide di provare il tutto per tutto per salvarsi. Se Jeff lo vuole uccidere non deve avere vita facile.
Jeff gli dice di non preoccuparsi e che si prenderà cura di lui. Obbliga Tracy a stendersi sul letto e lo ferisce ancora con il coltello, poi apre il comodino e ne estrai delle fotografie. Altre foto di corpi smembrati e fatti a pezzi e un teschio umano.
Jeff prende il teschio in mano e osserva Tracy. Indicando una foto al muro dice che assomiglia molto a lui ma che ha un corpo migliore e che vedrà cose che nemmeno pensava potessero esistere. Jeff prova ancora ad ammanettare Tracy e promette che farà solo delle fotografie ma Tracy non ci crede e rifiuta.
Tracy dice che si spoglierà per lui e poserà per delle foto, ma a condizione che Jeff metta via il coltello. Dahmer non risponde e inizia a dondolare canticchiando una sorta di ninna nanna, per poi appoggiare la testa sul petto di Tracy e dire che mangerà il suo cuore.

Dahmer in un filmato di famiglia
Tracy prova a guadagnare tempo e chiede di usare il bagno. Jeff lo accompagna tenendolo per la manetta ed entra con lui. La finestra è bloccata e non c'è modo di fuggire. Tracy decide di accontentarlo e si spoglia.
Edwards ha un idea e quando esce dal bagno chiede a Jeff una birra, ma vuole berla nel salotto e non in camera da letto. Sa benissimo che se torna in quella stanza non uscirà vivo.
Jeff e Tracy iniziano a bere e Jeff comincia ad essere stanco. Dice a Tracy che sta bevendo da tutto il giorno e all'improvviso lascia andare la manetta.
Ora o mai piu per Tracy Edwards, che si alza dicendo che deve tornare in bagno e con uno scatto felino si lancia verso la porta.
La porta della casa è aperta.
Tracy Edwards sta per uscire dall'appartamento quando Dahmer lo afferra per un braccio. Tracy si gira e lo colpisce con un pugno e riesce ad uscire dalla casa per poi correre a perdifiato in strada.

Sono le 11.30 di sera. Tracy riesce ad uscire dopo 5 ora da quella casa, è nudo e ha una manetta che penzola dal polso. In lontananza deve un auto della polizia di pattuglia e la ferma. Dice che uno schizzato lo voleva uccidere e vuole liberarsi delle manette.
I due poliziotti non riescono a liberarlo e decidono di riportarlo da Jeff per chiarire la situazione.
Il ragazzo che apre la porta dell'appartamento è ben diverso da un mostro. Ha modi educati e fa accomodare i 3.
L'agente Rolf Muller chiede a Jeff spiegazioni sulle manette e Jeff dice che non sa perchè lo abbia fatto e che le chiavi sono in camera da letto. L'agente nota subito il coltello, i bidoni e l'odore nauseabondo e decide di ispezionare con attenzione la camera da letto. Jeff prova ad entrare prima di lui ma l'agente Robert Raulth lo blocca e lo fa stendere a terra.
Rolf Muller nota le foto e realizza anche lui di come siano state scattate in quella stessa stanza e apre il comodino. Si limita ad uscire dalla stanza e le fa vedere a Robert, dicendo con un filo di voce che sono vere.
Jeff si vede perduto e prova a scappare, ma i due poliziotti lo fermano e lo ammanettano. Jeff chiede a gran voce di ucciderlo mentre Muller apre il frigorifero.
Il poliziotto al processo dichiarò che appena aperto il frigorifero sentì un urlo fortissimo e soltanto dopo capì di essere stato lui stesso a gridare.
Dentro il frigo vengono ritrovate 4 teste e diversi resti umani. L'appartamento è disseminato di ossa e feticci.

Jeffrey Dahmer viene immediatamente arrestato. All'inizio è furibondo con se stesso, sostiene che se non si fosse ubriacato nessuno l'avrebbe scoperto.Il giorno dopo confessa tutti i suoi crimini.
Tracy Edwards finalmente realizza l'orribile fine che lo attendeva e scoppia in un pianto dirotto per poi dire agli agenti che Dio in persona lo aveva mandato li a fermare Dahmer e di pregare per le anime delle sue vittime.

Le vittime
Jeff nasce il 21 maggio 1960. Sin da bambino dimostra palesi sintomi di squilibrio, si diverte ad uccidere animali e scopre di essere omosessuale.
La sua prima vittima è un autostoppista che viene ucciso da Jeff quando ha 18 anni.
Dopo questo omicidio riprende ad uccidere nel 1987, prima a casa della nonna e poi nel suo appartamento.
La sua ultima vittima viene uccisa il 19 luglio. In totale uccide 17 persone.
Preferisce uomini di colore che conosce negli ambienti gay di Milwaukee. Li attira in casa per poi drogarli con sonniferi e poi strangolarli.
Confessa atti di cannibalismo e di necrofilia con noncuranza e confessa l'intenzione di costruire un altare fatto di ossa dentro casa. Addirittura lo disegna davanti agli agenti di polizia e dice che se lo avessero arrestato sei mesi dopo lo avrebbero trovato realmente.
Gia una volta Jeff ha rischiato di essere arrestato quando una vittima era riuscita a scappare, ma la negligenza di due agenti di polizia, che riportarono la vittima intontita dalle droghe da Jeff senza prendersi la briga di controllare l'appartamento permisero al killer di farla franca. I due agenti saranno radiati ma poi riammessi in polizia.


Il processo a Jeff inizia nel gennaio 1992 e Jeff viene dichiarato sano di mente e condannato a 957 anni di prigione.
Il killer non mostra alcuna emozione durante il processo, nemmeno quando la sorella di una vittima gli urla in faccia tutto il suo odio. Si limita a leggere una lettera di scuse ai parenti delle vittime e a chiedere il massimo della pena.
Dietro le sbarre scopre la religione ma in un intervista confessa che la voglia di uccidere è ancora alta. Attribuisce i suoi impulsi a una sessualità malata e alla mancanza di fede mentre assolve i genitori e la loro educazione.

Jeffrey Dahmer trova la morte in carcere, il 28 novembre 1994 viene aggredito da Christopher Scarver, un detenuto che sosteneva di essere la reincarnazione di Gesù Cristo, che lo uccide colpendolo con un manubrio da palestra.


Tracy Edwards testimonia contro Jeff. Non si è mai ripreso dagli eventi di quella sera e la sua vita è andata a rotoli. La notorietà acquisita con il caso Dahmer gli procura noie con la legge, viene estradato in Missisippi per rispondere dell'accusa di molestie sessuali su una ragazzina di 14 anni e dopo essere tornato a Milwaukee prova senza successo ad intentare una causa contro la polizia. 
Nel corso degli anni ha altre denunce per droga e reati minori. Dal 2002 vive praticamente come un senzatetto e nel 2011 viene arrestato con l'accusa di aver ucciso un altro senzatetto gettandolo da un ponte.
Quando viene arrestato Edwards ha 52 anni e per un incredibile ironia della sorte viene incarcerato nello stesso carcere di Dahmer.
Cosi finisce questa orribile storia.
Poco altro da agiungere, soltanto una preghiera verso le vittime e le loro famiglie. Che possano trovare la serenità e la pace.

Alla prossima
Marco

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