mercoledì 18 giugno 2014

Il ballo latino americano



Ti ricordi che quando hai visto degli amici frequentare un corso di latino americano scuotevi la testa e dicevi che quella cosa non ti interessava, e che mai e poi mai l'avresti fatto.



Ma poi le cose cambiano ed eccoti li a novembre a iscriverti al corso di latino, con l'incredibile sensazione di essere fuori posto, e la tua coordinazione da elefante in una cristalleria non aiuta di certo.


Che poi quando sei entrato e hai visto tutti muoversi a tempo e coordiati e tu legnoso che nemmeno Pinocchio, hai subito pensato "ma chi me lo ha fatto fare" e il panico ti ha subito avvolto.


E poi hai visto il Maestro, sciolto, sicuro e padrone della pista e un po di sconforto ti ha preso, anche perchè nei tuoi sogni piu sfrenati l'obiettivo era "ballare come Michael Jackson in Thriller" e invece sei al livello "quercia immobile".
Ma nonostante tutto sei andato avanti,e pian piano hai iniziato a muoverti. La quercia inizia a muoversi, poco, ma come disse Galileo "eppur si muove" (Galileo era uomo molto avanti per i suoi tempi).


E poi alla fine la musica latina ti piace, la ascolti volentieri e, cosa piu importante, ti diverti.
Perchè alla fine il ballo deve essere un divertimento, rilassarsi nella musica e lasciarsi andare, fregandosene del resto e di chi ti guarda.
E sei arrivato a giugno, e all'inizio non l'avresti mai detto. La classe si è persa per la strada, ma dicono che è normale, ogni persona ha i suoi impegni, il suo tempo e talvolta si deve sacrificare qualcosa, ma ringrazi tutti i compagni di ballo per la compagnia e il supporto, magari dal vivo non ti riesce per timidezza e quindi lo fai qui.

Grazie a tutti e arrivedeci a settembre.

Anche se a dirla tutta tu volevi fare l'usciere


Alla prossima
Marco

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