domenica 12 ottobre 2014

Storie Di Wrestling: Un remake mal riuscito - Appendice



Nelle scorse puntate (QUI e QUI) abbiamo esaminato il tentativo fallito da parte di McMahon nel riportare in vita la ECW.
Ma McMahon non fu il solo a percorrere la strada del remake/citazione della ECW nella speranza di attirare fan e curiosi, e in questa appendice ci occuperemo delle mosse della principale concorrente della WWE, la Totan NonStop Action (TNA).


Jeff Jarrett, co-fondatore della TNA
La TNA viene fondata nel 2002 da Jerry e Jeff Jarrett, padre e figlio, il primo promoter della zona di Memphis e il secondo wrestler di successo negli anni 90 sia in WWF (dove diventa diverse volte campione Intercontinentale) e in WCW (dove diventa anche campione mondiale).
I rapporti di Jeff con Vince McMahon si rompono in maniera irreparabile nel 1999, per motivi economici.
Jeff infatti deve difendere il titolo Intercontinentale contro Chyna nel pay per view No Mercy 1999. Nessun problema, tranne che il contratto di Jarrett è scaduto prima dello show e lui potrebbe benissimo rifiutarsi di combattere. Jeff combatte lo stesso e perde il titolo.
Da fan e addetti ai lavori piovono elogi per la professionalità di Jarrett, ma poi salta fuori che Jarrett ha chiesto a McMahon un grosso bonus economico per combattere quella sera, soldi che McMahon si è trovato costretto a versargli. Jarrett invece sostiene di aver solo chiesto il pagamento di stipendi arretrati, e che mai e poi mai lui avrebbe ricattato McMahon.
Fatto stà che McMahon, che sappiamo essere infinitamente vendicativo e quando acquista la WCW nel 2001 dice chiaramente che non rivedremo mai piu Jarrett lavorare per lui.
Questo fatto spinge i due Jarrett ad aprire la loro federazione.


Piano piano la TNA inizia a farsi una reputazione, dovento tanto del suo successo alla X-Division, un evoluzione della categoria dei pesi leggeri, dove non esiste un limite di peso e confluiscono tutti i wrestler piu spettacolari del momento.
La TNA inizialmente produce spettacoli in pay per view settimanali a basso costo, ma gia nel 2003 i troppi debiti spingono i Jarrett a vendere diverse quote azionarie della società alla famiglia Carter, proprietaria della Panda Energy (una compagnia che lavora nel campo dei carburanti e dell'energia).
Piano piano la famiglia Carter assumerà il controllo della TNA, estomettendo di fatto i Jarrett. Jerry lascia la federazione, mentre Jeff continua a lottare  ea partecipare alle riunioni dei creativi, però con sempre meno potere, a favore della figlia dei coniugi Carter, Dixie, che diventa la presidentessa della TNA.
Nel 2005 (quando la WWE lanciò One Night Stand)la TNA era in un periodo di transizione. Sul quadrato era forse nel miglior periodo della sua storia, dato che l'attenzione dei creativi era concentrata sul produrre ottimi match (per attirare il pubblico piu smaliziato) piuttosto che creando storie avvincenti (che comunque erano presenti). Mancava l'accordo televisivo (ci si stava lavorando) e le puntate degli show venivano trasmesse in streaming su internet e veniva prodotto un pay per view al mese (proprio come la WWE).
Per cavalcare la moda del revival ECW la TNA decide di assegnare il titolo mondiale NWA (titolo che negli anni 80 era prestigioso piu di quello WWF, ma poi caduto in disgrazia e sul quale la TNA acquistò i diritti per l'uso per avere immediata credibilità) all'ex campione ECW Raven.


Vero nome Scott Levy, classe 64, esordisce come wrestler nel 1989 e nel 1992 viene ingaggato dalla WCW, dove combatte con il nome di Scotty Flamingo dove diventa campione dei pesi leggeri, per poi abbandonare la federazione nel 1993 e passare alla WWF di McMahon che però lo usa solo come commentatore e manager con il nome di Johnny Polo.
A inizio 1995 passa all ECW dove crea il personaggio di Raven. Ispirato alla nota poesia di Edgar Allan Poe e al grunge, il personaggio ha un enorme successo grazie al carisma di Levy e alle sue doti recitative. Diventa campione ECW e le sue rivalità con Sandman e Tommy Dreamer fanno crescere molto la fama della ECW.
Nel 1997 (dopo contrasti con Heyman) torna nella WCW dove conquista il titolo US e nel 1999 torna nella ECW, per poi lasciarla ancora per andare in WWF.
Alla corte di McMahon Raven non ha tanto successo, si dice che si sia inimicato Steve Austin (che credeva ci provasse con sua moglie) e l'antipatia di McMahon (che riteneva Raven responsabile di aver avvicinato i figli ad alcool e droghe nei primi anni 90).
Nel 2003 la svolta per Raven arriva debuttando in TNA, dove viene subito messo contro l'allora campione Jeff Jarrett. Raven perde il match titolato ma dimostra di saperci ancora fare nel ring e nello stesso tempo in Ring Of Honor ha una bellissima rivalità con CM Punk.


Il 19 giugno 2005 (in pieno revival ECW nella WWE) vince l'NWA World Championship. la sensazione generale è che questa vittoria sia stata decisa per cavalcare l'ondata nostalgica della ECW, ma Raven sfrutta l'occasione alla grande con una serie di grandissimi match rendendo il suo regno uno dei migliori della storia della TNA.
Il regno avrà una fine ingloriosa finendo il 15 settembre in un evento della Border City Wrestling per mano di Jeff Jarrett.


Questa sconfitta (mai andata in onda, ma ripresa da una telecamera presente per l'occasione) è motivata dalle pretese dell'emittente Spike TV, in procinto di trasmettere il programma settimanale della TNA, Impact!, e che aveva posto come condizione l'avere determinati campioni all'inizio delle trasmissioni, e il network non voleva assolutamente raven campione, ritenedolo poco adatto ad attirare pubblico, preferendo Jarrett. La decisione venne presa all'ultimo momento, obbligando a collocare il passaggio del titolo in uno show non trasmesso in televisione.
La sconfitta segnò la fine della carriera di Raven ad alti livelli, infatti la li in avanti la forma fisica inizò a crollare (dopo anni di abusi di droghe e alcool e problemi alla tiroide), e Raven abbandonò la TNA poco dopo per curarsi, tornando a singhizzo negli anni successivi senza però tornare a conquistale un titolo mondiale.
Passano gli anni per la TNA, e arriviamo al 2009.
Il tanto agognato sorpasso nei confronti della WWE non c'è stato, anzi, la TNA inizia a scricchiolare.
I colpi di mercato ci sono stati, su tutti l'assunzione di Kurt Angle a fine 2006 (che secondo molti è stata la cosa che ha trasformato la TNA in una seria concorrente della WWE) o dell'ex creativo WWF Vince Russo, ma i risultati non sono stati quelli sperati.
La qualità nel ring è altalenante, si alternano ottimi periodi a periodi mosci, storie belle e storie poco interessanti e i nonsense si sprecano, in piu si insiste a puntare su ogni singolo wrestler licenziato da McMahon, pagandolo parecchi soldi magari per lavorare un mese ed andarsene piuttosto che sui talenti propri e ogni tre mesi si effettua un reboot di tutte le idee partorite dai creativi, spiazzando gli spettatori.


A fine 2009 arriva un altro colpo di mercato quando viene ingaggiato Hulk Hogan, che si porterà dietro tutti i suoi fedelissimi, su tutti l'ex presidente della WCW Eric Bischoff. I due arrivano con tanti proclami, porteranno la TNA a vette di successo mai viste prima, i wrestler TNA saranno riconosciuti da chiunque, alla stregua delle rockstar piu famose, è solo questione di tempo prima di vedere McMahon fallire.
Solo che non va proprio secondo i piani e i due combinano disastri uno dietro l'altro, e quel che è peggio non sono disastri che ti fanno pensare "Vabbè, hanno provato a cambiare qualcosa" ma proprio "Ma questi hanno mai visto la TNA prima di venire assunti?" per esempio rimuovendo il ring esagonale (marchio di fabbrica della TNA da anni a favore del classico ring quadrato, un po come cambiare il colore della Coca Cola da rosso a verde per "svecchiare".
In mezzo a tutto questo caos si decide di organizzare un altra reunion di ex ECW, capeggiati da Tommy Dreamer, accompagnato dall'ultimo campione della passata ECW Rhino, da Raven, da Stevie Richards e da Mick Foley.



Lo show si svolge l'8 agosto 2010 a Orlando, in Florida, e da subito l'impressione è di assistere a un parente povero di One Night Stand.
I nomi storici ci sono, ma manca la location (la Florida non è mai stato un territorio storico della ECW. e oltretutto l'arena è illuminata da fastidiosissime luci blu per motivi sconosciuti), il commento originale di Joey Styles (il telecronista storico, sotto contratto con la WWE) e sopratutto mancano filmati d'archivio e non si puo nemmeno pronunciare il nome ECW, che è un marchio registrato dalla WWE. La TNA cerca di rimediare chiamando i wrestlers ECW "EV2.0".
I piatti forti della serata sono due, lo scontro tra Raven e Tommy Dreamer (vinto dal primo) e il main event, dove Rob Van Dam batte Sabu in uno dei pochissimi match fatti da Van Dam in TNA dove ha fatto vedere della voglia di lavorare e di impegnarsi un minimo.

Nel periodo successivo allo show gli EV 2.0 rimangono a combattere e sono coinvolti in una rivalità con il gruppo dei Fourtune, lo scontro finale si ha a novembre e a vincere sono gli EV 2.0, che poi iniziano a sparire tutti dalla TNA.
Rob Van Dam torna in WWE dove lotta 3/4 mesi per poi prendersi una pausa e ritornare quando la WWE lo desidera. Sembra piu in forma del periodo TNA ma i tempi d'oro sono irrimediabilmente dietro le spalle.
Tommy Dreamer fonda la sua federazione, la House Of Hardcore e continua a collaborare con la TNA.
A fine 2013 Hulk Hogan lascia la TNA. Tutti i suoi progetti e i suoi annunci in pompa magna sono andati in fumo e lui abbandona una barca che stà affondando per tornare da Vince McMahon. La TNA annaspa, pochi show e pochi spettatori e un contratto televisivo che traballa. Ormai il ruolo di alternativa alla WWE è passato alla Ring Of Honor, mentre la TNA sembra in caduta libera e crea un altro revival ECW nell'estate 2014 in occasione di una serie di registrazioni televisive, chiamando Tommy Dreamer e facendolo lottare assieme a Devon e Bully Ray, che nella ECW originale formavano il team dei Dudley Boyz.



E cosi finiscono i tentativi della concorrenza di cavalcare l'onda dei ricordi.
L'ECW ormai è morta e sepolta, mai dimenticata e mai duplicata.

Alla prossima
Marco

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