giovedì 7 maggio 2015

Storie Horror: John Gacy

Attenzione: L'articolo in questione è molto esplicito e si sconsiglia fortemente la lettura ai soggetti piu impressionabili



Chicago , 22 Maggio 1978.
Jeffrey Rignall ha 26 anni e sta camminando all'esterno di un bar gay quando un auto si avvicina a lui. Il guidatore è un uomo sovrappeso che ha una faccia simpatica e affidabile. Offre a Jeff un passaggio in auto e qualche spinello per poi riportarlo a casa. Jeff accetta ed entra nell'auto.



Jeff Rignall
Poco dopo essere salito a bordo il ciccione addormenta Jeff con un panno imbevuto di cloroformio.
Il resto della serata è un incubo per Jeff, che riprende e perde conoscenza di continuo.
Ricorda di essersi svegliato legato e nudo, con davanti l'uomo che lo ha sequestrato nudo con diversi vibratori e giocattoli sessuali in mano e poi nulla.
Jeff però è molto fortunato e quando riprende conoscenza si trova nel bel mezzo del Lincoln Park di Chicago, ancora vivo. Viene ricoverato in ospedale e il suo fegato riporta danni permanenti dovuti al cloroformio ma è ancora vivo.
Rignall va subito dalla polizia e denuncia l'accaduto ma il racconto è troppo inverosimile e nessuno gli crede.
Il ragazzo non si da per vinto e giura a se stesso di ritrovare il suo aggressore e inizia ad appostarsi tutte le sere nei dintorni del bar gay nella speranza di rivederlo.
E finalmente una sera nota la sua auto. Riesce a seguirla fino all'abitazione del guidatore, un uomo di nome John Wayne Gacy.
Si reca di nuovo dalla polizia, stavolta con un nome ma anche questa volta nessuno gli crede. Gacy è uno stimato cittadino, molto attivo nel sociale e nelle opere benefiche e Rignall è solo un gay che probabilmente sta cercando di ricattare un uomo onesto e la faccenda sembra finire li.

Scena tratta dal film "Gacy" del 2003
Il 12 Ottobre 1978 scompare il quindicenne Robert Priest. Aveva detto alla madre di avere un colloquio di lavoro con un imprenditore edile della città, ma non ritorna a casa.
La polizia inizia ad indagare e poco dopo salta fuori il nome di Gacy. Lui è l'imprenditore che aspettava Robert per il colloquio
Il Detective Kozenczak lo porta in centrale per interrogarlo e Gacy sembra totalmente estraneo ai fatti ma al Detective sembra essere tutto troppo perfetto e inizia a scavare nel passato di Gacy, scoprendo fatti sconcertanti.
Diverse denunce per molestie sessuali e sodomie, tutte cadute prima dei processi, la deposizione di un ragazzo di nome Robert Donnelly che accusa Gacy di averlo torturato e sodomizzato. Le accuse cadono quando Gacy ammette il sesso sadomaso ma con l'assenso del ragazzo, la polizia crede al cittadino modello e le accuse finiscono li.
Poi c'è la denuncia di Jeff Rignall. Troppe cose che non quadrano per il Detective Kozenczak che decide di ispezionare la casa di John.

La casa di Gacy
La polizia di reca all'abitazione di Gacy il 13 Dicembre 1978, mentre lui non è presente. Vengono trovati diversi vibratori e giocattoli sessuali,droga e tantissime riviste di pornografia maschile. Ma quello che spaventa e inquieta sono una serie di coltelli, corde, un distintivo falso da poliziotto e una serie di abiti troppo piccoli per appartenere a John Gacy.
Come se questo non bastasse dalle fondamenta della casa proviene un odore fortissimo. I poliziotti danno un occhiata ma non trovano nulla. Riescono lo stesso ad arrestare Gacy per possesso di droga e messo alle strette Gacy confessa di avere ucciso un uomo per autodifesa e di avere sepolto il corpo sotto il garage.
La polizia inizia a scavare e il medico legale, il Dottor Robert Stein decide di setacciare tutte le fondamenta della casa.
Mentre gli scavi proseguono Gacy crolla definitivamente e il 22 Dicembre 1978 confessa di avere ucciso almeno 30 persone, strangolate dopo averle violentate e di averle poi seppellite nelle fondamenta della casa e poi nei fiumi e nei canali di scolo quando lo spazio sotto casa era terminato. Il corpo di Robert Priest è l'ultimo ad essere trovato.

John Gacy truccato come Pogo il Clown
John Wayne Gacy Jr. nasce a Chicago il 17 marzo 1942. Il padre è un alcolizzato violento che lo picchia e umilia ripetutamente, definendolo grasso e incapace. Nonostante questo il piccolo John ammira il padre e cerca di guadagnare il suo rispetto ma senza riuscirci.
Una caduta da un altalena a 11 anni gli procura un ematoma cranico che però viene rimosso solo quando Gacy ha 16 anni. Si interessa anche di politica e simpatizza per il Partito Democratico.
John Gacy ha la stoffa del venditore. Uno di quelli capaci di vendere il ghiaccio al Polo Nord e nel 1964 è direttore di un negozio di scarpe a Springfield, Illinois. A settembre si sposa con Marlynn Myers, dalla quale avrà due figli. Sempre nel 1964 ha la sua prima esperienza omosessuale con un collega di lavoro ubriaco.
Ben presto Gacy non riesce a controllare i suoi istinti sessuali e inizia a molestare dipendenti e adolescenti. Se rifiutano le sue avance paga il loro silenzio o li fa minacciare da qualche sicario prezzolato ma una vittima, Donald Voorhess, non si fa intimidire e lo denuncia per molestie sessuali.
Il 3 Dicembre 1968 Gacy viene condannato a 10 anni di carcere per sodomia. La moglie lo lascia e perde il lavoro.

Gacy con Rosalynn Carter, First Lady
John Wayne Gacy però non è un uomo che molla. Esce il 18 giugno 1970 sotto libertà condizionata, torna a vivere a Chicago dalla madre con buone intenzioni e voglia di lavorare e in breve riesce a ripartire.
Si sposa nel 1972 con Carole Hoff e fonda la PDM Contractors, un azienda edile che da lavoro a giovani ragazzi con famiglie burrascose. Gacy crede fermamente che chiunque meriti una seconda chance e nello stesso tempo la manodopera è a buon mercato. Ogni tanto qualche ragazzo sparisce per sempre, ma i ragazzi sono teste calde e magari sono scappati via per cercare la fortuna altrove.
John è anche molto attivo nel volontariato, organizza feste e manifestazioni e si traveste da clown per intrattenere i bambini malati negli ospedali e nelle feste. Si fa chiamare Pogo Il Clown. John Gacy nasconde i suoi segreti dietro una maschera di rispettabilità ma ben presto il suo castello di carte crolla.
Infatti i suoi appetiti sessuali non sono spariti e non ha mai smesso di molestare ragazzini, spesso dipendenti della sua azienda, pagandoli o minacciandoli di licenziamento quando questi rifiutano le avance.
Nel 1975 John e Carole divorziano in modo consensuale quando John gli confessa la sua bisessualità e la sempre maggiore attrazione verso gli uomini.

Gacy a una sua festa
Gacy confessa agli investigatori di aver iniziato a uccidere nel 1972. La vittima si chiama Timothy McCoy,di passaggio attraverso Chicago e ha 15 anni. Gacy lo incontra a una fermata dell'autobus e lo porta a fare un giro della città, gli propone di dormire da lui dato che ha la casa libera e il ragazzo accetta.
La mattina dopo Gacy si sveglia e vede Tim che si avvicina con un coltello in mano. John temendo per la sua vita aggredisce Tim, e dopo una breve lotta lo uccide pugnalandolo con il coltello. Poi Gacy si reca in cucina e fa una scoperta sconvolgente. Sul tavolo ci sono pancetta e uova. Tim stava preparando la colazione e stava andando a svegliare Gacy portandosi dietro il coltello. Questo gli costerà la vita.
Dopo l'omicidio John si sente bene e scopre di avere avuto un orgasmo completo. Seppellisce Tim nella cantina.

Alcune vittime
Il secondo omicidio avviene nel 1974 ma è dal 1975 che John inizia a uccidere sempre di piu specie dopo il divorzio dalla moglie che lo porta a vivere da solo e ad avere una serie infinita di occasioni per uccidere.
Alcune volte gli va male, in almeno due casi le vittime sono riuscite a resistere ai suoi assalti preferendo però abbandonalre la PDM (erano infatti suoi dipendenti) piuttosto che denunciarlo e nel caso di Jeff Rignall la vittima è stata risparmiata perchè Gacy si sentiva sicuro di farla franca.
Gacy strangola le vittime dopo aver praticato violenza sessuale su di loro e poi le seppellisce nelle fondamenta della casa. Quando finisce lo spazio le abbandona in qualche corso d'acqua.
Nessuno collega la sparizione di tanti dipendenti della PDM. Sono ragazzi difficili e lo stesso Gacy ammette che alcuni di loro manifestavano apertamente il desiderio di abbandonare la città. Nessuno si domanda cosa sia il terribile puzzo che proviene dalle fondamenta della casa di Gacy. Lui dice che sono le fognature difettose e tutti ci credono.
La polizia rimuove 27 corpi dalla cantina e 6 corpi dai fiumi seguendo le indicazioni di Gacy.

Gacy in prigione
Il processo inizia nel febbraio 1980 e gia il 13 marzo Gacy viene giudicato sano di mente e condannato a morte. Anche Jeff Rignall testimonia contro di lui e al ricordo delle sevizie subite vomita in tribunale mentre Gacy resta impassibile.
I suoi omicidi vengono motivati dal fatto che lui stesso si rifiutasse di ammettere la sua omosessualità a causa della rigida educazione del padre e che punisse le sue vittime per questo fatto (in un intervista disse che "voleva dargli una raddrizzata")
Nel corso degli anni Gacy cambia molte volte la sua versione, nel tentativo di guadagnare tempo ed evitare la condanna a morte. Prima dice che le vittime sono 45 poi che non era solo negli omicidi e poi che erano stati commessi da un suo alter ego di nome Jack.
La polizia controlla con radar e sonde tutte le proprietà immobiliari di Gacy ma non vengono ritrovati altri corpi e non da peso alle altre dichiarazioni di John.

Uno dei quadri di Gacy
John Wayne Gacy Jr. viene giustiziato tramite iniezione letale il 10 maggio 1994. Fino all'ultimo non ha mostrato alcun segno di pentimento e ha passato il suo tempo in carcere dipingendo quadri di clown che poi sono diventati oggetti di culto per collezionisti. Prima di morire rilascia una dichiarazione al suo avvocato dove accusa lo Stato del suo assassinio e che la sua morte non riporterà in vita nessuno.
Le sue ultime parole sono "Baciatemi il culo".
Stephen King trarrà ispirazione da questa storia per il suo romanzo "IT", in particolare per la figura di Pennywise il clown.

Così finisce la storia di John Wayne Gacy. Un pensiero alle sue vittime e alle loro famiglie.
Che possano riposare in pace e trovare la serenità.

Alla prossima
Marco

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