lunedì 16 febbraio 2015

Roman Reigns e l'eredità di Lesnar


No, non sono morto, ma una combinazione di poca ispirazione, un raffreddore che dura da un mese e mezzo e poco tempo libero mi hanno tenuto lontano dal blog, ed ecco che è necessario fare un punto della situazione, giusto per rimettersi in carreggiata e aggiornare finalmente la homepage.
La WWE inizia l'anno bissando l'impresa dell'anno scorso, ovvero rendere il vincitore della Royal Rumble odiatissimo dal mondo intero nel giro di una decina di minuti.


L'anno scorso era toccato a Batista subire fischi e insulti, mentre ques'anno la sorte è toccata a Roman Reign, sommerso di fischi dal pubblico di Philadelphia mentre i commentatori tentavano di salvare il salvabile sottolineando la prova di Roman e la sua grande forza. 


Cosa è andato storto? La Rumble è stata decisamente brutta quest'anno. Un inizio moscio fino all'entrata con il numero 10 di quello che nel web era senza dubbio il favorito numero 1 ovvero il rientrante Daniel Bryan.
La folla esulta al suo ingresso, tutti sono esaltati, tutti lo vogliono vedere arrivare in fondo e vincere e tutti ci rimangono di stucco quando nemmeno 10 minuti dopo Bryan viene eliminato da Bray Wyatt.
I fischi dei fan iniziano a piovere su chiunque abbia la sfiga di entrare subito dopo, specialmente su Roman Reigns, che entra con il numero 19 tra gli ululati di disapprovazione della folla.
Il match procede moscio e senza mordente e tutti i grandi favoriti dei fan (Dean Ambrose e Dolph Ziggler in questo caso) vengono eliminati in malo modo per lasciare il palcoscenico a Reigns, un po per "obbligare" i fan a tifarlo, ma il giochino non riesce visto che i fan preferiscono addirittuara tifare il filo-russo Rusev piuttosto che il prescelto Reigns nonostante l'interferenza in suo aiuto da parte di The Rock (i due sono cugini).


Chi seguiva le puntate settimanali di Raw e le voci di corridoio sapeva che la vittoria di Reigns era nell'aria, e che per l'atleta di origini samoane si pensava decisamente in grande ma allo stesso tempo era evidente che il tifo per Roman non era poi così assordante, molto meno di atleti meno considerati come Dolph Ziggler e che con il rientro di Daniel Bryan in tempo per la Rumble si sperava che Vince McMahon per una volta cambiasse idea e rispedisse Roman nelle retrovie, anche per il suo bene dato che Reigns non sembra ancora pronto ad essere il numero 1 dello show.
Così non è stato e per la seconda volta ci siamo ritrovati con il vincitore della Royal Rumble rigettato dai tifosi.


Chiariamoci, Reigns nel ring non è una cima, e non lo è nemmeno al microfono. Ha un bel look, è fisicato e il primo impatto è positivo. Nel ring riesce bene nelle sue mosse tipiche (la sua Spear è molto bella da vedere) ma gli manca il resto, il saper collegare le mosse assieme dandogli un senso, un po come un film che ha bellissimi effetti speciali ma una trama ridicola. Fino ad ora i problemi erano stati tollerati dai fan (che gli hanno sempre dato supporto) ma con questa sovraesposizione il rischio di farlo diventare "antipatico" è molto alto, senza contare la geniale idea di McMahon che ha deciso di scrivere i discorsi di Reigns presentandolo come un simpaticone istrionico che cita favole e cartoni animati. Un ruolo che a Reigns stà talmente bene addosso che sarebbe come vedere un porno gay interpretato da Rocco Siffredi.


Che fare quindi? L'anno scorso si decise di fare passare Batista dalla parte dei cattivi e di inserire Daniel Bryan nel main event di Wrestlemania, mentre quest'anno è stato deciso un match tra Reigns e Bryan per il pay per view Fastlane ( 22 febbraio) con in palio per il vincitore la possibilità di lottare contro Brock Lesnar a Wrestlemania 31 per il titolo di campione WWE.


Alla fine dello show la vittoria va a Roman, che così ottiene pienamente il diritto di andare a Wrestlemania contro Brock Lesnar, facendo nel frattempo il miglior match della sua carriera (che poi era lo scopo del match).
Puo Reigns riuscire ad emergere come volto della WWE come spera ardentemente Vince McMahon?
La risposta è piu no che si. La sensazione di "imposizione" è troppo forte e i vari aggiustamenti in corsa (come farlo combattere contro Bryan in modo da fargli fare un grande match e fare pensare ai fan che in fondo non è poi cosi male) non stanno ottenendo l'effetto voluto.


C'è poi da considerare che il campione Brock Lesnar è ancora incerto se rinnovare o no con la WWE dopo Wrestlemania 31, essendo nuovamente tentato dalle arti marziali miste (leggasi tanti soldi e ancora meno date lavorative) e per forza di cose dovrebbe perdere il titolo WWE.
Il 2014 della Bestia Incarnata è stato incerdibile come risultati, pochissimi match ma tutte vittorie di peso come la rottura dell'imbattibilità di Undertaker a Wrestlemania e poi la demolizione di Cena a Summerslam e appare evidente che chiunque riuscirà a batterlo avrà sicuramente dei benefici da una vittoria del genere.
Ma Roman puo reggere una pressione del genere? Al momento purtroppo no, troppo presto e troppo acerbo lui, sarebbe stato molto piu semplice aspettare, se son rose fioriranno dice il proverbio nonostante McMahon non sia un mostro di pazienza piuttosto di fargli imparare il mestiere e fare esperienza nello show piu importante dell'anno.

Si prospettano quindi fischi e il flop di Roman? Forse si forse no. Alla fine i fan non lo disprezzano come Batista lo scorso anno ma è gia la seconda volta che il favorito dei fan (Bryan) viene messo da parte per il favorito di McMahon.

Non resta altro da fare che aspettare Wrestlemania che comunque fa gia parlare di se.
E bene o male l'importante è che se ne parli.

Alla prossima
Marco

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