mercoledì 12 marzo 2014

Letture: Echo, The Walking Dead 18



La mia prima esperienza con Terry Moore (ho anche iniziato Stangers In Paradise, molto ma molto bello) e il nuovo supermegaiper cattivone dell'universo di Robert Kirkman.


Iniziamo da Echo, per la precisione il super volume firmato Bao Publishing.


La giovane Julie, fotografa con una tormentata vita sentimentale alle spalle, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. E il momento sbagliato è un esperimento segreto del governo che finisce molto male per Annie, la scienziata capo del progetto, che viene fatta esplodere da un missile mentre testava una tuta innovativa.
L'esplosione da vita a una fitta pioggia, che colpisce Julie. Arrivata  a casa improvvisamente le gocce di pioggia si uniscono, formando una placca della misteriosa tuta di Annie sul suo corpo.
Chi era Annie? Cosa è questa misteriosa tuta? Perchè è stata uccisa? Chi vuole la tuta? Domande alla quale Julie dovrà trovare una risposta, aiutata da Dillon, fidanzato di Annie e deciso a scoprire la sorte dell'amata.

Una storia gialla, che strizza l'occhio alla fantascenza, ricca di intrighi, suspance, personaggi molto interessanti (sebbene non siano innovativi) e un messaggio di fondo azzeccato, per quanto non originalissimo, cioè la scienza, fin dove può spingerso un uomo e cosa potrebbe succedere se la scienza venisse usata dalle persone sbagliate.
I disegni di Terry Moore sono splendidi, ogni tavola è pulita e dettagliatissima, una vera gioia per gli occhi.
L'unico difetto della storia è il finale, dove diverse sottotrame si perdono per strada, e con un bel buco narrativo (che non pregiudica l'opera, ma una pagina in piu di spiegazione sarebbe stata gradita) all'epilogo.
In conclusione una bella storia, disegnata alla grande, poteva essere conclusa meglio e in modo piu preciso, ma mi sento di consigliare l'acquisto.


E sopratutto segnalo la frase di Foster, perla assoluta di maschilismo "Le donne non creano imperi, al massimo li abbelliscono".


Uscita numero 18 di The Walking Dead, che scuote le acque ancora piu del precedente numero.
Si approfondisce la figura di Negan, cattivo molto diverso (in meglio) dal Governatore, manipolatore, volgare, carismatico e molto ambiguo. Non si capisce bene che intenzioni abbia e quanto stia bluffando con Rick a proposito della sua idea di collaborare e di lasciarsi alle spalle l'incidente (chiamalo incidente) di Glenn, lasciando irrisolta la sia "punizione" per Carl.


Un bel numero, che piu del precedente scuote la monotonia delle precedenti due uscite e che ridà slancio a tutta la serie, grazie a un cattivo riuscito veramente bene e a una trama che finalmente scuote un pò le acque.
Non so quale sia l'idea di Kirkman (che secondo me non ha assolutamente idea di come finire la serie e si stà incartando) su come proseguire la storia, una guerra Rick/Negan al momento è interessante, bisogna vedere come verrà sviluppata, ma l'obiettivo di riuscire ad allungare il tutto è stato raggiunto.
Del tutto imbarazzante il paragone con la serie Tv, che si può definire con una sola parola: LENTA. Probabile a questo punto che i primi 8 episodi della terza stagione siano stati fatti mentre Kirkman era in ferie, dato che è stato lui a spingere per un impostazione di questo tipo.

Alla prossima
Marco

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